Una ballerina di zucchero per la mia piccola 'etoile'!

Mi ero soffermata molte volte a contemplare, ammirata, quelle torte meravigliose, vere opere d'arte forgiate da mani fatate e arricchite di eleganti dettagli. Ed ogni volta mi allontanavo da quelle immagini con un alone di grande curiosità e con la promessa che, prima o poi, ci avrei provato anch'io...

Doveroso un ringraziamento a Donatella, Letizia e Beatrice, le mie tre muse ispiratrici, vere fate in questo campo, delle quali ho 'spiato' le superbe creazioni, e i loro blogs: una finestra aperta su questo magnifico mondo della 'sugar art'. Date un'occhiata per capire di cosa parlo....

Il 3 maggio scorso, il sesto compleanno della mia piccina... ed ecco, mi si presentava il pretesto per cimentarmi nella mia prima impresa e iniziare questo viaggio meraviglioso nel mondo della pasta di zucchero! Dopo aver 'navigato' sulla rete alla ricerca di uno spunto, la mia attenzione si è fermata, manco a dirlo, sulla sua 'ballet cake'.

Ma torniamo alla torta..... Era solo un'immagine la mia ballerina di zucchero, ma ormai ben definita nella mia mente, e a poco a poco, ha preso forma... chignon, scarpette, tutù ed infine un bouquet in miniatura di piccole rose gialle.


La domenica, il giorno tanto atteso del compleanno e Francesca, la festeggiata, si sente una reginetta... una vera 'etoile' alla sua prima esibizione in pubblico! Palloncini colorati, festoni variopinti, pizza , dolcini e.... i nostri piccoli ospiti con tanti bei regalini. E' qui la festa!
'Tanti auguri a te...." un soffio, un desiderio espresso e le candeline spente...

E la torta? Ebbene... dietro suggerimento di alcune mamme, si è deciso di mangiare l'altra torta simile ma non decorata, così il giorno dopo a scuola si è festeggiato ancora con gli altri amichetti che non erano presenti alla festa. Ma questa volta della torta è rimasta soltanto una scarpetta!

Lo so, anche l'occhio meno attento può scorgere imperfezioni ed imprecisioni... ma spero che la pratica e l'esperienza con il tempo mi facciano da maestri.

Un caro saluto.
Michela