La vita ci invita, ogni giorno, ad accogliere momenti in salita che qualche volta ci sembrano davvero prove dure ed insopportabili, ma con generosità ci offre anche momenti di gioia, di emozioni da condividere con gli altri, con gli amici....Ed è di questo che leggerete in questo post....
Avrei voluto farlo qualche settimana fa, ahimè, ho dovuto far fronte ad un'altra tappa nel mio percorso 'momenti in salita' .
E appena ho potuto eccomi qua a raccontare....e credetemi, quanto leggerete di
Ary's House e la sua family qui di seguito, oggi ha un valore di gran lunga maggiore.
Affido il racconto alle parole di Valentina...perchè di meglio io proprio non avrei saputo fare!
'Come raccontare una giornata così speciale, che se è durata 24 ore come tutte le altre ha visto tante di quelle emozioni che ne vale 1000?
Sarebbe facile, e comodo, liquidare questa grande festa come un simpatico ritrovo di donne che, non si conoscevano, ma che si scrivevano su face book, e che – conoscendosi di persona – hanno trovato che la tizia fosse diversa da come ci si aspettava, e la caia invece più vivace sul web, che nella vita reale, e la sempronia però credevamo tutte che fosse più piccola/grande/alta/bassa etc etc etc
E’ stato molto diverso quello che è successo non solo Sabato, ma nei mesi che hanno preceduto quella giornata: un gruppo di persone ha aperto il suo cuore e, protette da un relativo anonimato, hanno dato liberissimo sfogo a tutti i sentimenti, i pensieri, le sensazioni che – nella vita quotidiana – abbiamo imparato a gestire e soffocare, all’occorrenza.
Più unico che raro, forse, ma indice di un tempo in cui i media non sono più da colpevolizzare (ma perché mai poi?), ma semmài da utilizzare con coscienza e maturità, è nato tra queste persone un sentimento vero, non virtuale, non recitato, ma genuino come lo erano quelli di quelle persone che, in un tempo non dominato dall’immagine e dalle apparenze, avevano ogni giorno la possibilità di scoprire con una chiacchierata quali fossero i veri sentimenti, i veri problemi, la vera vita del proprio vicino.
In un tempo in cui le parole vengono misurate, cambiate, adattate ad una sensibilità in continua evoluzione, rincorrendo un ideale di linguaggio inarrivabile, ed anche triste, che non offenda, urti o emozioni nessuno, oppure in cui le parole importanti si vendono a poco prezzo, tra finto coraggio, orgoglio posticcio ed affetti molto esibiti, ma poco sentiti, in un mercato di sentimenti eccitanti in saldo, ecco che un social network può diventare una valvola di sfogo, un piccolo giardino segreto nel quale le parole si riappropriano della loro sacrosanta funzione, per descrivere un mondo vero, di sentimenti veri e di persone vere.
Ed ecco che, quando queste persone si sono incontrate, la forza di questi sentimenti è stata incredibilmente devastante. Ognuna ha riconosciuto l’altra non per le fotografie (piuttosto poche in realtà) pubblicate, ma per le parole scritte, che hanno saputo – per una volta – rappresentare la realtà, i pensieri e ogni singola ruga o sorriso di ognuna di queste donne.
Ecco che un ritratto, un dipinto, non poteva mancare in questa sacra rappresentazione, così reale da spaventare quasi chi vi ha avuto parte, un ritratto che ha colto l’essenza stessa delle persone rappresentate, oltre che i loro tratti somatici, anche il loro spirito, già abbondantemente ma discretamente esibito.
Impossibile non riconoscerci una per una, non abbracciarci, non cercarci come in una riunione di famiglia, perché appunto, anche la finzione, il gioco a fare come se fosse una famiglia è diventato reale, e proprio come in una famiglia, ognuna ha aperto il suo spirito e la sua mente.
Del resto, come scrisse una volta il Professor Leo Buscaglia:”Casa è quel posto dove, quando ci vai, ti devono per forza lasciare entrare!”
di Valentina Nardi
...già ...la VITA ci offre momenti di gioia...non lasciamoli andare senza averli vissuti....